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Cosa significa fare psicoterapia...

. Avere uno spazio per pensare --> nella società di oggi esiste un evidente paradosso: le persone pensano moltissimo ma lo fanno quasi clandestinamente, poiché i valori sociali dominanti affermano l'importanza dell'azione, del risultato, del prodotto.

 

In psicoterapia ci si può concedere tale 'lusso' senza sentirsi fuori dal mondo, strani o anacronistici;

Seduta dalla psicologa

Fermare il tempo --> regalarsi del tempo per soffermarsi a riflettere sui propri stati emotivi e cognitivi. La stanza della psicoterapia permette di lasciar fuori la fretta e la frenesia dell'esistenza quotidiana; 

Esprimersi in piena libertà  --> Non esistono contenuti inconfessabili o banali; il paziente rivela di sé ciò che desidera senza pressioni, in un contesto che favorisce lo scambio e la relazione (quest'ultima agente del cambiamento).

 

Spesso il terapeuta è l'unico testimone di grandi drammi e atti di coraggio. Un tale privilegio richiede una risposta a colui che li compie. Anche se i pazienti possono avere altri confidenti, nessuno di loro, avrà probabilmente la capacità di esprimere un apprezzamento comprensivo di certi atti significativi come il terapeuta;

Risolvere problemi concreti --> molto spesso la psicoterapia viene considerata un 'fluire di parole' senza giungere ad alcuna concretezza. In realtà, il percorso terapeutico, non è mai disancorato dalla realtà della vita quotidiana (orari, organizzazione della giornata, chi fa che cosa, chi lo fa per conto di altri, le relazioni, la gestione delle finanze, le scelte, i ritmi, le ricorrenze, il lavoro, lo svago, ecc.) in quanto aiuta la persona o le persone coinvolte ad entrare in contatto con il proprio mondo interno;

Fare progetti --> la consapevolezza di chi sono, del mio mondo interno favorisce una buona progettualità della mia vita. Uno dei motivi all'origine della richiesta d'aiuto è la mancanza di progettualità o l'esigenza di rinsaldare un progetto ora confuso.

 

Compito del terapeuta è, sostenere, insieme al paziente (o i pazienti) alcune domande, come: "cosa voglio?", "come vorrei il mio futuro?"; "cos'è meglio fare per me (per noi) in questa situazione?", etc. Così diventa più semplice, o meno complicato, scegliere ciò che mi fa stare bene personalmente, con il partner, all'interno del nucleo familiare e, più in generale, nel vivere le relazioni.

 

E' importantissimo ribadire che entrare nello Studio di uno psicoterapeuta non è come recarsi all'Oracolo. Lo psicologo non è colui che ha la verità suprema e dispensa consigli o soluzioni come fossero ricette di cucina. Mette piuttosto la persona, la coppia o la famiglia coinvolta in un momento critico, nelle condizioni di poter attingere e (ri)attivare le loro risorse accompagnati da un professionista. Pensare, contattare le emozioni, sperimentare, cambiare una situazione disfunzionale.

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