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Scrivere ci aiuta a stare bene


Mettere i fatti nero su bianco ci consente di guardarli dall’esterno e di trasformare le emozioni intrappolate dentro di noi.


Shakespeare diceva: <<Date parole al vostro dolore se volete che il cuore non si spezzi>> e, ancora, recita un verso di una poesia di Pascoli, forse una delle più belle:<<Il dolore è ancor più dolore se tace>>.


Entrambi gli autori spiegano non solo come a forza di essere taciuto il dolore si trasformi in una prigione, ma anche come l’unico modo per cercare di attraversarlo sia, appunto, provare a nominarlo.


Trovare le parole per dirlo, quindi. Ma a chi?


Nel momento in cui scrivo per me sto facendo autentica terapia, non ho altro fine che dialogare con me stesso: sto mettendo in atto un cambiamento emotivo.


Per comprendere meglio, facciamo un esempio. Immaginiamo un accadimento drammatico che ha segnato la nostra esistenza come la perdita di una persona cara.


Un fratello che abbiamo perso quando aveva otto anni. Mentre eravamo insieme un’auto ci ha investiti: lui è morto e io no.


Non posso nulla rispetto l’episodio avvenuto, ma scrivendo posso trasformare l’emozione che provo verso quell’accadimento.


L’importante è trovare un altro personaggio dentro di noi che osserva le cose in modo alternativo. Se mi sento in colpa verso mio fratello che nell’immaginario di famiglia, proprio perché non c’è più, diventerà il preferito, io queste emozioni posso riscriverle attraverso un racconto inventato.


Posso inventare un intervento divino che lo salva, creare una serie di episodi che cambiano l’emozione che provo.


L’inconscio non distingue tra ciò che è vero e ciò che è verosimile. E’ il meccanismo che ci permette di emozionarci davanti a un film e consente anche la terapia: scrivere per stare bene.


Scrivendo possiamo allontanarci o avvicinarci alle radici, recuperare i nomi dei nostri antenati, i miti che creano le fondamenta della nostra storia familiare e, magari, inventarci personaggi nuovi.


Il percorso psicoterapeutico legato alla scrittura rappresenta un buon ‘allenamento’ che permette di prepararsi adeguatamente alla rivelazione del proprio dolore.


Scrivere ci dà subito il senso di un rapporto con noi stessi, con il fatto straordinario che siamo vivi, che stiamo prestando attenzione, ci ascoltiamo.




Se hai interesse per l'argomento, desideri avere ulteriori informazioni oppure intraprendere un percorso di autoconoscenza e crescita personale scrivimi o chiama il 348 8634123











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